Trionfo toscano ai Campionati della Cucina Italiana. Anche la Finocchiona IGP tra i piatti vincitori

La più importante manifestazione nazionale si è sviluppata per quattro giornate che, a Rimini, hanno proposto un confronto tra oltre millecinquecento chef di tutta la penisola ai fornelli nelle diverse declinazioni dell’arte culinaria, con la rappresentativa Toscana che ha vissuto un’edizione storica in cui ha fatto incetta di premi. 
Il più importante è la medaglia d’oro assoluta per il punteggio più alto ottenuto nella competizione tra squadre regionali dove il gruppo coordinato dall’Unione Regionale Cuochi Toscani è riuscito a dar seguito al successo del 2022 e a confermarsi così campione d’Italia. «Sono orgoglioso ed entusiasta per questo risultato corale che vede la Toscana al centro – commenta Roberto Lodovichi, presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani. – Voglio ringraziare i componenti della squadra e tutti i nostri associati che hanno concorso ai Campionati della Cucina Italiana per i tanti sacrifici che hanno fatto in questi mesi. Dopo tanti anni di lavoro stiamo vedendo i frutti che vanno a valorizzare la nostra regione rendendoci Ambasciatori di toscanità che è ciò a cui puntiamo da sempre».


La gara principale dedicata alla cucina calda a squadre ha visto il team di cuochi toscani presentare quattro piatti capaci di esprimere le eccellenze gastronomiche regionali tra tradizione e modernità. L’apertura è stata l’amuse-bouche “Cannolo di pasta all’uovo ripieno di pappa al pomodoro, basilico liquido, crema di Aglione della Valdichiana, Finocchiona IGP croccante e pomodorino confit” che ha coinvolto due elementi di particolare radicazione territoriale quali la Finocchiona IGP rinnovando la sinergia tra il Consorzio e i Cuochi Toscani, e l’aglione della Valdichiana che rientra tra i 464 prodotti agroalimentari tradizionali toscani. Successivamente è stata la volta dello Starter “Branzino, finocchietto e zafferano, maionese tiepida di branzino, cilindro di mantecato glassato alla rapa rossa, crocchetta di branzino con maionese di gamberi rossi, tartare di gambero dell’Argentario, sottile di zucca violina al finocchietto e cavolo viola in osmosi, salsa allo yogurt”, con un piatto che parla toscano con la valorizzazione del pesce e coltivazioni locali. Il main course, cioè il piatto principale, è stato il “Lombo d’Agnello del Centro Italia IGP profumato al mirto, la sua terrina di stracotto con carciofi al sugo di brasato, vela di carciofo fritto, la salsiccia al finocchietto con cime di rapa all’aglio, millestrati di patata, spuma di pecorino di Pienza, fungo cardoncello arrosto e puntarelle acciugate” e ha visto i cuochi toscani mettersi alla prova con un prodotto identitario quale l’Agnello del Centro Italia IGP che è stato particolarmente apprezzato dalla giuria per la carne succosa e saporita. A concludere questo percorso è stato il dessert dal titolo “Miele di Castagno, pere, noci ed erbe aromatiche” con un dolce avvolgente e persistente dalle note dolci e profumate che ha richiamato boschi e campagne toscane. Le grandi eccellenze regionali sono state presenti anche nella cena gala della pre-apertura dei campionati rivolta ai membri internazionali della World Chef con dei punti degustazione dedicati in cui è stato possibile assaggiare il Pecorino Toscano DOP, la Finocchiona IGP e i cantuccini toscani IGP. (Fonte: Unione Regionale Cuochi Toscani)

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Alessandro Iacomoni riconfermato Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP

Concluse da poco le elezioni del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio: riconfermati Alessandro Iacomoni Presidente e Antonella Gerini Vicepresidente.

“Con ancora maggiore dedizione e impegno accolgo l’incarico di Presidente: per il terzo mandato avrò l’onore di rappresentare una delle eccellenze della salumeria toscana e italiana. Le sfide che ci attendono sono molto importanti e la fiducia che mi è stata accordata rappresenta per me una fonte di stimoli a fare ancora meglio il mio lavoro” dichiara il neo eletto Presidente Alessandro Iacomoni.

“Ringrazio i soci che hanno voluto rinnovare la fiducia a riprova del buon lavoro sviluppato negli ultimi tre anni: sarà un motivo in più per dare ancora maggiore lena e impegno nel perseguire gli obiettivi del Consorzio. Sono certa che daremo ulteriori sviluppi ai progetti intrapresi che verranno ulteriormente implementati grazie al sapiente supporto del Consiglio di Amministrazione” riconferma il suo impegno Antonella Gerini vicepresidente.

Tra i principali prossimi appuntamenti per il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP nel 2023 ci sono la fiera TuttoFood a Milano a maggio, la collaborazione con il progetto Gusto con i Consorzi di Prosciutto Toscano, Pecorino Toscano e Olio Toscano e il progetto di sostenibilità incentrato sulle api e sulla biodiversità. Non mancherà poi la comunicazione social su Facebook, Instagram, Twitter e il nuovo canale Linkedin con aggiornamenti, proposte ed appuntamenti con il gusto inconfondibile della Finocchiona IGP.

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Comunicato congiunto Finocchiona iGP e Consorzio di Tutela del Prosciutto di Norcia IGP

L’incontro tra il Ministro degli Esteri Antonio Tajani con la segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai, ha messo al centro l’impegno per l’#export dei prodotti agroalimentari tra Italia e gli States e, in particolare per i salumi dell’Umbria e della Toscana.

Il Consorzio della #FinocchionaIGP, unitamente ai colleghi umbri del Consorzio del #Prosciutto di Norcia IGP rinnova il suo ringraziamento al ministro Tajani, all’onorevole Raffaele Nevi per l’attenzione al superamento dell’anacronistico stop all’esportazione della nostra produzione di eccellenza e vuole rimarcare la reciproca piena collaborazione al supporto della valorizzazione dell’#agroalimentare italiano come motore di riconoscibilità identitaria del #MadeinItaly, di cui il mercato statunitense è fra i primi consumatori e fruitori al Mondo.

Per il nostro Presidente, Alessandro Iacomoni, “la ripresa dell’#export per la Finocchiona IGP e il Prosciutto di Norcia IGP sarebbe un segnale di ottimismo che contribuirebbe a veicolare un messaggio di riapertura con gli Stati Uniti, che significa non solo una maggior distribuzione delle tipicità italiane nel mondo, ma anche un rinnovato ambito di collaborazione tra due Paesi amici”.

Il presidente Bellini, del Consorzio del Prosciutto di Norcia IGP, nell’unirsi ai ringraziamenti del collega Iacomoni, ricorda come “il settore alimentare svolga un ruolo di peso nell’offerta export del Made in Italy, e che la possibilità di esportare verso il più importante mercato mondiale, quale è quello statunitense, significherebbe per le aziende della salumeria umbra e toscana un ulteriore step di crescita del comparto e un riconoscimento importante per i nostri territori. Per questo, l’iniziativa del ministro Tajani e il prezioso sostegno dell’On. Raffaele Nevi, ci regalano una ventata di ottimismo e di fiducia nel futuro”.

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Consorzio della Finocchiona: “Caro Mark Zuckerberg, ti aspettiamo in Toscana!”

“Un algoritmo non può conoscere la storia della Finocchiona e, soprattutto, il suo sapore inconfondibile” così, il Consorzio della Finocchiona IGP ha commentato la decisione di Meta di bloccare una campagna di un’agenzia pugliese realizzata per un’enoteca di Bari che pubblicizzava un panino alla Finocchiona.

L’iniziativa, secondo i parametri di Meta, impresa statunitense che controlla i servizi di Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger, “sembra insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette e pertanto non rispetta i nostri standard della community”.

Un evidente malinteso, non il primo di questo tipo, che il Consorzio toscano ha accolto con un sorriso, evidenziando come questo errore dell’Intelligenza Artificiale di Meta offra l’opportunità di comunicare a un pubblico più ampio la storia e le peculiarità del celebre salume.

La Finocchiona IGP, eccellenza toscana dalla lunga tradizione, ha origine dall’ingegno e dalla conoscenza del territorio da parte dei contadini del medioevo, quando il pepe, spezia rara e costosa, venne sostituito con un altro ingrediente, naturalmente offerto dalle verdi colline del territorio: i fiori e i semi di finocchio, elemento che conferiscono alla Finocchiona quel profumo inconfondibile che conquista tutti.

“Per cui, caro Mark Zuckerberg, ti aspettiamo in Toscana per “condividere” un piatto di Finocchiona IGP: il nostro unico e caratteristico salume!”

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300MILA API PROTETTE E 300 MILIONI DI FIORI IMPOLLINATI AL CENTRO DEL NUOVO PROGETTO SOSTENIBILE DEL CONSORZIO DELLA FINOCCHIONA IGP

Prosegue il percorso di sostenibilità tracciato già da tempo dal Consorzio della Finocchiona IGP. Che per il 2023, in collaborazione con 3Bee, la climate tech company che opera per proteggere la biodiversità e la qualità di vita degli impollinatori e delle api, avvia un’operazione con un impatto su circa 300mila api protette e 300 milioni di fiori impollinati l’anno. Un’iniziativa importante volta a sensibilizzare il pubblico riguardo la salvaguardia delle api, considerate a ragioni le vere e proprie “sentinelle dell’ecosistema”, il cui numero si è drasticamente ridotto a causa dell’inquinamento e dell’utilizzo di pesticidi, causando danni incalcolabili all’ecosistema dell’intero territorio.

“Già diverso tempo fa il premio Nobel Maurice Materlink aveva sottolineato il fatto che la scomparsa delle api porterebbe all’estinzione di almeno 100mila varietà diverse di piante – spiega Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio della Finocchiona IGP – Un grido di allarme che il Consorzio ha raccolto, provvedendo all’installazione di alveari di impollinatori nei pressi dei campi delle aziende produttrici di finocchietto. Questo ingrediente, che dona alla Finocchiona il suo aroma e sapore inconfondibile, colora in estate il paesaggio toscano di giallo intenso ed attrae naturalmente le api. L’adozione di un alveare vero e proprio per la produzione di miele nasce proprio da questa iniziativa di sensibilizzazione ambientale e tutela delle api”.

Un’iniziativa che vede ancora una volta il Consorzio schierato al fianco di 3Bee.

“Adotta un Alveare è un progetto dedicato alla protezione delle api ma anche alla rigenerazione della biodiversità – racconta Silvia Moser, responsabile del progetto in qualità di Account Specialist di 3Bee, climate tech company fondata nel 2017 – Spesso si associa l’adozione di un alveare esclusivamente alla produzione di miele. In questo caso, grazie alla tecnologia Hive-Tech, l’impatto generato è maggiore. Con il biomonitoraggio possiamo controllare lo stato di salute delle api. Un impegno ambientale concreto e controllabile attraverso l’apposita applicazione. Grazie alla tecnologia abbattiamo del 20% la moria delle famiglie, riduciamo del 30% i trattamenti chimici, aumentiamo del 30% la produttività per l’apicoltore e contribuiamo ad incrementare del 50% la biodiversità (impollinazione – riduzione viaggi – risparmio economico – abbattimento indiretto CO2)”.

Ma ovviamente trattandosi di Finocchiona IGP, prodotto food tra i più apprezzati, il Consorzio non poteva tralasciare l’aspetto più squisitamente gastronomico. Il miele che verrà ricavato dalle api tra aprile e giugno,infatti, sarà utilizzato anche dall’Unione Regionale Cuochi Toscani (URCT) per delle ricette innovative in grado di abbinare il gusto inconfondibile del più caratteristico dei salumi toscani con le note, appunto, del miele prodotto.

“Io e un gruppo selezionato di colleghi come Lorenzo Pisini, Giampiero Cesarini e il pizzaiolo Tommaso Vatti siamo stati coinvolti dal nostro Presidente Roberto Lodovichi nella creazione di questo ricettario – afferma Maria Probst, chef dell’Osteria di Torre a Cona – Sono davvero orgogliosa di essere una delle ambasciatrici di questo progetto, perché ritengo sia fondamentale sensibilizzare il pubblico su queste tematiche. Dal lato gastronomico, per quanto riguarda l’abbinamento, il dolce e salato sono estremamente complici e, nelle giuste dosi la Finocchiona e il miele, danno vita ad un connubio equilibrato e divertente al palato.”

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