Buy Food Toscana 2023: La Finocchiona Igp protagonista tra degustazioni e sostenibilità

Fari accesi sulla Finocchiona IGP tra le eccellenze della kermesse per presentarsi a buyers e giornalisti arrivati a Firenze da tutto il mondo.

Dal 25 al 27 ottobre, ritorna l’appuntamento con il Buy Food Toscana e, per l’edizione 2023 della manifestazione voluta dalla Regione Toscana anche il ricco calendario di incontri B2B, masterclass di approfondimento e incontri. Un appuntamento imprescindibile per le DOP e IGP della Toscana, e una vetrina perfetta per il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP che avrà modo di raccontare a tutti i presenti degli ottimi risultati del 2022, gli sviluppi del progetto di sostenibilità e le attività future che vedranno protagonista la “Regina dei salumi toscani”.

La partecipazione a BuyFood Toscana 2023 è per il Consorzio l’occasione per confermare le ottime performance registrate dalla Finocchiona IGP: un 2022 intenso e importante, con numeri rilevanti. Anche durante l’anno precedente, il segno “più” ha caratterizzato un’annata da record: questo è indice che il mercato apprezza e premia il gusto inconfondibile e la produzione d’eccellenza dei 40 associati al Consorzio che quotidianamente producono questa eccellenza con passione e dedizione.

Nel corso del 2022, la Finocchiona IGP ha espresso sul mercato oltre 1 milione e 900mila chilogrammi certificati, ben il 10% in più rispetto a quella che già era l’ottima annata del 2021. Ottimo il dato del prodotto affettato e confezionato in vaschetta, che si conferma per il secondo anno con oltre 3 milioni 600mila pezzi confezionati. Pertanto, al 31 dicembre 2022 sono stati ben oltre 1 milione e 900mila chilogrammi di prodotto certificato immesso in commercio, pari ad oltre 1 milione e 160mila pezzi.

“Quelli del 2022 sono numeri meravigliosi e incoraggianti, il cui merito ve a tutte le aziende che producono Finocchiona IGP e loro impegno quotidiano. Per il secondo anno abbiamo superato abbondantemente la quota dei 2 milioni di chilogrammi insaccati. Raggiungere questi obiettivi è motivo di orgoglio per tutti noi del Consorzio”, afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP.”

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La Finocchiona IGP registra il marchio in Canada e rientra tra le IG riconosciute e protette in Giappone

Recentemente, nel quadro dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone, tra le 42 indicazioni geografiche (IG) viene confermata anche la Finocchiona IGP. L’accordo di partenariato economico UE-Giappone, uno degli accordi più importanti finora per quanto riguarda il settore agroalimentare, entrato in vigore già il 1° febbraio 2019, protegge i nomi agroalimentari elencati dall’imitazione e dall’usurpazione, apportando vantaggi commerciali reciproci e introducendo i consumatori a prodotti garantiti e autentici con una ricca tradizione culinaria e culturale. Il Giappone è il quinto sbocco per le esportazioni agroalimentari dell’UE e anche per la Finocchiona IGP rappresenta uno dei mercati più performanti e in espansione per quanto riguarda l’export in volume.

Anche in Canada il prodotto toscano verrà tutelato e difeso da imitazioni e frodi “La conclusione dell’iter di registrazione del marchio in Canda – dichiara il Presidente del Consorzio, Alessandro Iacomoni – rappresenta un’importante conferma nella tutela della denominazione e nel dare garanzie al consumatore. Vogliamo infatti assicurare una maggiore trasparenza contro ogni tentativo di imitazione e frode, e questo ulteriore passo avanti protegge un’eccellenza certificata come la Finocchiona con un ulteriore livello di garanzia.” Con il riconoscimento del marchio registrato i consumatori canadesi avranno quindi certezza che i salumi contrassegnati rispettano il disciplinare di produzione e che sulla loro tavola arrivi l’autentico ‘Profumo di Toscana’.

Finocchiona Igp, si riapre il mercato in Usa

La Finocchiona Igp, tra i più caratteristici dei salumi toscani, apprezzata dai buongustai di tutto il mondo, presto potrà sbarcare negli Stati Uniti. A dare il via libera all’export il riconoscimento da parte degli uffici federali statunitensi, della Toscana come territorio indenne dalla malattia vescicolare suina. L’iter avviato con la pubblicazione del decreto sul Federal register andrà a conclusione il prossimo 23 ottobre.

La notizia è stata presentata nell’ambito di una conferenza stampa alla presenza della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dell’assessore alla sanità Simone Bezzini, del presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, Alessandro Iacomoni, del direttore del Consorzio di tutela Finocchiona Igp, Francesco Seghi e del presidente del Consorzio di tutela del Prosciutto di Norcia Igp, Pietro Bellini, avendo anche il prosciutto di Norcia Igp ottenuto l’esito favorevole dell’esame svolto dalle autorità statunitensi in merito al riconoscimento di territorio indenni dalla malattia vescicolare suina.

“Una giornata storica – ha detto il presidente Eugenio Giani – oggi celebriamo un traguardo raggiunto grazie ad un lavoro di squadra fra istituzioni e produttori che riaprirà un mercato davvero promettente, da sempre molto attento ai sapori e alle tipicità della nostra regione. Un salume come la finocchiona, che tanto racconta della tradizione gastronomica toscana, non poteva mancare sulle tavole di oltreoceano e di sicuro il suo ritorno riceverà l’accoglienza che merita”.

“E’ stato un parto lungo e complicato – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi durante la conferenza stampa – Abbiamo cominciato a lavorare a questo aspetto nel 2016 quando ero assessora alla sanità, per poter affermare che la Toscana era regione libera dalla malattia vescicolare, il che avrebbe consentito l’esportazione di un salume fresco in un mercato importante come gli Usa. Nonostante l’accertamento della regolarità del percorso, della procedura, dei nostri allevamenti, e la soluzione di tutti gli aspetti formali, non riuscivamo a ottenere da parte dell’organo statunitense la firma che avrebbe consentito alla Finocchiona Igp l’esportazione. Finalmente oggi, dopo sette anni, dopo incontri anche con l’ambasciata negli Stati Unti, il console Usa a Firenze e l’interessamento del ministro degli esteri attuale coinvolto attraverso il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP, possiamo dire che anche questo straordinario salume, realizzato con lo sviluppo di una filiera regionale importante, può aprirsi a un mercato che è sempre più attento alla nostra Toscana e al nostro Paese. Concludo richiamando tutti all’acquisto della finocchiona con il bollino Igp, che è segno di prodotto certificato con un disciplinare di produzione preciso, un prodotto di grande valore e qualità, un prodotto che per la sua parte è identitario della Toscana”.

“Un ringraziamento a tutti gli attori istituzionali, il consorzio, gli uffici, tutti coloro che si sono adoprati in ogni ambito affinché si raggiungesse questo obiettivo – ha detto l’assessore alla sanità Simone Bezzini –  Anche io, in passato, ricoprendo altri ruoli, ho avuto modo di incrociare questa tematica e ho piena consapevolezza del valore identitario delle produzioni da tutelare e da promuovere e anche del valore economico e occupazionale che queste produzioni rivestono per i nostri contesti territoriali. In tale quadro c’è stato un lavoro importante degli uffici dell’assessorato alla sanità che hanno seguito con grande attenzione un percorso delicato tanto più perché legato ai rapporti internazionali. Siamo pertanto felici di questo risultato, per il valore di questo prodotto e per l’importanza del mercato al quale adesso potrà finalmente rivolgersi, nel pieno rispetto delle normative, con la garanzia di qualità e sicurezza anche dal punto di vista sanitario, un elemento che valorizza ancora di più il lavoro di squadra che ci ha portato qui oggi”.

“Andiamo – ha detto quindi il presidente del Consorzio Tutela della Finocchiona Igp Alessandro Iacomoni – in America con la nostra finocchiona, siamo finalmente stati iscritti nel Federal register e per noi è un passo importantissimo perché si apre un mercato notevole che rappresenta per i prodotti toscani e non solo una possibilità di vendita importante. Abbiamo stimato 250mila chili di Finocchiona Igp pari al 13% della produzione attuale che possono andare sul mercato Usa. Aspettiamo con grande trepidazione la scadenza dei 60 giorni perché la possibilità si apra in via definitiva ma guardiamo al futuro prossimo ben fiduciosi”

La pubblicazione da parte delle autorità americane è un primo passo verso l’ampliamento dei mercati di riferimento dei prodotti toscani, da sempre molto apprezzati negli Stati Uniti. Il settore della salumeria toscana, che vanta decine di aziende e circa 1.500 impiegati diretti, punta a far conoscere e apprezzare ad un nuovo pubblico di consumatori i salumi della nostra tradizione, tra cui la Finocchiona Igp, regina dei salumi toscani e protagonista delle tavole  della nostra regione.

La Finocchiona Igp rappresenta una delle eccellenze che possono essere prodotte esclusivamente in Toscana, certificata con il marchio di qualità di Indicazione geografica protetta e prodotta seguendo il Disciplinare di produzione. Per la Finocchiona Igp una prima stima relativa al futuro export negli USA è di circa 250.000 chili annui, che si attesterebbe a rappresentare circa il 13,5% della produzione certificata. Numeri importanti che farebbero balzare la nazione stelle e strisce sul podio dei mercati per esportazioni del tipico salume toscano. Nel 2022 l’Italia si è confermato come primo mercato a cui è stato destinato il 79% della produzione certificata, seguita dalla Germania con l’11%.

Traguardo Storico per i salumi di Toscana e Umbria che ottengono il tanto atteso riconoscimento per l’esportazione negli USA

PUBBLICATO SUL FEDERAL REGISTER DEGLI USA L’AMPLIAMENTO DELLE REGIONI AUTORIZZATE ALL’EXPORT PER TOSCANA E UMBRIA. LA SODDISFAZIONE DEI CONSORZI DI FINOCCHIONA E PROSCIUTTO DI NORCIA.

 24 agosto 2023 – Con estrema soddisfazione i Consorzi di Tutela della Finocchiona IGP, per la Toscana, e del Prosciutto di Norcia IGP, per l’Umbria, dopo un intenso impegno e lavoro coordinato svolto a supporto delle aziende di salumeria delle rispettive regioni, annunciano il favorevole esito dell’esame svolto dalla autorità statunitensi in merito al riconoscimento di Toscana e Umbria come territori indenni dalla Malattia Vescicolare Suina. Questo si tradurrà, al termine del periodo di 60 giorni dalla pubblicazione sul Federal Register, nella possibilità per i salumifici toscani, relativamente ai prodotti con meno di 400 giorni di stagionatura, e per tutta la salumeria umbra in future importanti opportunità commerciali e di lavoro.

Un risultato di estrema importanza che giunge a coronamento dell’intensa attività svolta in modo sinergico dai due Consorzi. Un lavoro di squadra che ha potuto contare sull’indispensabile supporto delle istituzioni che si sono spese per il raggiungimento di un traguardo che segna in modo positivo il futuro di molte realtà produttive dei due territori. Fondamentale, in tal senso, il lavoro svolto in prima persona dal Ministro degli Affari Esteri e Vicepresidente del Consiglio On. Antonio Tajani che, nel corso dei suoi incontri sostenuti con la autorità americane, prime fra tutte la Vicepresidente Kamala Harris ed il Segretario di Stato Antony Blinken, ha perorato le produzioni di qualità toscane ed umbre, vera espressione dei territori; un’importante attività di tessitura in cui ha rivestito un ruolo da protagonista l’On. Raffaele Nevi, rappresentante del territorio umbro.

Il Ministero della Salute è stato il principale attore dal punto di vista tecnico, grazie all’importante opera svolta dal Ministro Orazio Schillaci e del Sottosegretario Gemmato e dagli uffici preposti che hanno lavorato alacremente, coordinati dai dirigenti Dr. Lecchini e dal Dr. Della Marta, per rispondere alle richieste delle autorità americane. Un ringraziamento va all’attenzione e al supporto offerti dal Ministro Francesco Lollobrigida e dal Sottosegretario La Pietra del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. L’interesse e coinvolgimento dell’Ambasciata italiana sono stati centrali grazie al prezioso supporto dell’Ambasciatrice S.E. Zappia, del Dr. Moruzzi e della Dr.ssa Ciorba.

Rilevante anche l’apporto fornito dalle regioni di Toscana e Umbria, con i rispettivi assessorati coinvolti, che hanno supportato il riconoscimento fin dal primo momento collaborando negli anni, grazie all’ottimo lavoro degli uffici competenti, al conseguimento di questo storico riconoscimento.

E, aldilà dell’Oceano, un plauso all’attento e preciso lavoro di verifica svolto dagli uffici americani che ha portato a compimento la richiesta avanzata dalle due regioni in grado, a loro volta, di rispettare gli elevati standard di qualità indispensabili per ottenere il pass per le esportazioni negli States.

“Erano anni che attendevamo questo momento: la pubblicazione avvenuta in questi giorni è la summa di un intenso lavoro di molte persone ad iniziare dai Consorzi, dalle regioni per arrivare alle istituzioni” afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP.

“Siamo lieti di questa notizia che aspettavamo da tempo, per l’importanza strategica che riveste per le nostre imprese e per i nostri territori: un primo passo verso importanti opportunità” prosegue Pietro Bellini, Presidente del Consorzio di Tutela Prosciutto di Norcia IGP.

L’esito finale si avrà al termine del periodo di osservazioni e commenti, che si concluderà il 23 ottobre; ma la pubblicazione da parte delle autorità statunitensi rappresenta un primo importante step nella direzione di ampliare i mercati di riferimento dei prodotti elaborati in Italia portandoli sul territorio statunitense.

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