La Finocchiona IGP accompagna gli iscritti di Vetrina Toscana

Un calendario di visite aziendali rivolte a ristoranti e botteghe aderenti a Vetrina Toscana, con lo scopo di arricchire conoscenze e fare network.

Un tour dedicato alla Finocchiona IGP lunedì 16 settembre presso uno degli gli stabilimenti produttivi, dedicato a ristoratori e titolari di botteghe alimentari iscritti al circuito di Vetrina Toscana.

In collaborazione con la Regione Toscana e Vetrina Toscana il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP apre le porte per raccontare, fare vedere ed apprezzare la produzione della Regina dei salumi toscani. “Stiamo organizzando questo tour in collaborazione con Vetrina Toscana e la regione, che ringraziamo per la collaborazione – racconta Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio –. Per noi è fondamentale far capire le caratteristiche e la qualità della Finocchiona IGP ai ristoratori ed ai titolari delle botteghe, per fare sì che possano offrire sulle loro tavole e nei loro banchi il meglio della tradizione toscana, e la Finocchiona IGP rientra sicuramente tra i prodotti che non possono mancare”. Vetrina Toscana sta organizzando molte iniziative nei mesi di settembre e ottobre 2019 dove gli iscritti potranno partecipare a visite guidate presso i produttori della Toscana: saranno occasioni utili per arricchire le conoscenze ed il bagaglio culturale di ogni partecipante.
La partecipazione è riservata solo agli iscritti a Vetrina Toscana ed è possibile iscriversi on-line al seguente sito web: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-visite-ai-produttori-finocchiona-igp-70492295353

“Red carpet” per le DOP e le IGP toscane. Alla Mostra del Cinema di Venezia va in scena l’alta qualità

L’Unione regionale Cuochi Toscani e cinque Consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP insieme per promuovere le “Eccellenze Toscane”.

Firenze. Le eccellenze agroalimentari toscane saranno sempre più presenti nei “salotti buoni” del gusto e nei luoghi simbolo del Bel Paese. È di pochi giorni fa l’accordo tra l’Unione regionale Cuochi Toscani e cinque Consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP toscani: Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP, Vitellone Bianco Appennino Centrale IGP, Finocchiona IGP e Olio Toscano IGP. L’accordo prevede l’utilizzo delle cinque “Eccellenze Toscane” negli eventi e negli appuntamenti in cui i cuochi toscani saranno impegnati in questo scorcio di fine anno, presentando piatti e ricette a base di prodotti regionali certificati e di alta qualità.

La prima uscita dei cuochi toscani ha portato, in questi giorni, l’alta qualità toscana a Venezia in occasione della 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Registi, attori, attrici e il mondo del grande cinema presenti al Lido hanno potuto, tra una proiezione e l’altra, gustare le DOP e le IGP toscane nella magica atmosfera della città lagunare, nell’area hospitality “Hollywood Celebrities Lounge” curata dall’Unione regionale Cuochi Toscani.

“Siamo soddisfatti di questa nuova collaborazione – sottolinea Roberto Lodovichi, presidente dell’Unione regionale Cuochi della Toscana – che ci consentirà di portare la qualità dei nostri prodotti in alcune delle più importanti manifestazioni italiane. La buona cucina e l’eccellenza delle nostre produzioni agroalimentari, insieme, possono essere il valore aggiunto per promuovere e far conoscere il Made in Italy”.

“È un accordo importante – sottolinea Andrea Righini, direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP – perché ci consentirà di essere presenti in alcuni momenti salienti della vita culturale del nostro Paese ed è un ulteriore modo per promuovere la bellezza e la qualità dei prodotti che rappresentiamo”.

“Questa prestigiosa collaborazione – sostiene Christian Sbardella, direttore marketing e comunicazione del Consorzio tutela Olio Toscano IGP – rappresenta un modo intelligente di valorizzazione sinergica del nostro olio, così come di molti altri prodotti simbolo dell’eccellenza toscana e italiana”.

“Qualità chiama qualità – afferma Emore Magni, direttore del Consorzio Prosciutto Toscano DOP -Per questo dalla bravura dei cuochi toscani e dall’eccellenza dei nostri prodotti e del nostro prosciutto può nascere solo un connubio positivo per tutti”.

“Ogni giorno – dice Francesco Seghi, direttore del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP – lavoriamo per far conoscere l’unicità dei nostri prodotti. Il fatto di trovare palcoscenici di grande prestigio che possano aiutare questo nostro impegno può essere un ulteriore elemento di crescita per i nostri Consorzi, ma credo anche per le iniziative con le quali collaboreremo”.

“La passione, la ricerca della qualità e l’impegno per la promozione dell’unicità delle nostre carni – evidenzia Andrea Petrini, del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP – sono il motore che muovono ogni giorno il nostro lavoro. L’accordo che abbiamo siglato è un ulteriore tassello che mettiamo in questo quadro nel quale ambiti e settori diversi dialogano per crescere insieme”.

 

La Finocchiona IGP va in TV su RAI1 con Chef Shady e a “Tutto Chiaro”

Un lunedì 26 agosto intenso per la Regina dei salumi toscani, la Finocchiona IGP, che entrerà nelle case degli italiani su Rai1.

La Finocchiona IGP sarà protagonista fin dalle ore 9:30 grazie a Chef Shady ed alla sua fantasia dove all’interno di “Uno Mattina Estate”, format storico del primo canale, presenterà una “Pappa al pomodoro” davvero speciale: infatti questo piatto tradizionale sarà elaborato con ingredienti DOP e IGP. Infatti saranno utilizzati il Pecorino Toscano DOP, il Prosciutto Toscano DOP, la Finocchiona IGP, il Pane Toscano DOP e l’Olio Toscano IGP a cui si aggiungeranno gli aromi ed i sapori dell’Aceto Balsamico di Modena IGP.
Una ricetta tipica rivisitata in chiave moderna con le eccellenze toscane e non solo, che porterà sulle tavole tanto gusto e tradizione.

La mattinata televisiva della Finocchiona IGP non finisce qui: infatti, a seguire, all’interno della trasmissione “Tutto Chiaro” in onda sempre su Rai1 dalle 10.30 alle 12.00, si parlerà di Finocchiona IGP. Le riprese alla produzione ed alla sapiente fase di stagionatura consentiranno a tutti di comprendere ancora di più quanta passione e impegno ogni giorno i soci del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP mettono in ogni singolo passaggio per far arrivare sulle tavole dei consumatori un prodotto eccellente e dal gusto straordinario come la Finocchiona IGP.

LA FINOCCHIONA IGP PER DARE GUSTO ALLE INSALATE ESTIVE

Due proposte estive, insolite e gustose, che sfruttano le caratteristiche nutrizionali della Finocchiona IGP per una dieta equilibrata
Il percorso di conoscenza della Finocchiona IGP viene arricchito dall’intervento di Emma Balsimelli, nutrizionista affermata e noto volto televisivo, che ci illustra questo particolare salume dal punto di vista nutrizionale e delle sue caratteristiche, e soprattutto come utilizzarlo in una dieta equilibrata e bilanciata senza rinunciare al suo gusto deciso.
“La Finocchiona da un punto di vista nutrizionale contiene una percentuale di proteine non inferiore al 20% quindi indicata per tutte le fasce d’età, grassi totali abbastanza moderati non superiori al 35%, e la quantità di sale circa il 6%, attività dell’acqua minore o uguale a 0,945 per migliorare la conservazione.” afferma la nutrizionista Emma Balsimelli.
Vediamo allora alcune proposte che prevedono un utilizzo un po’ insolito per questo salume, e assieme alla preparazione del piatto discuteremo delle sue proprietà, dei suoi apporti e degli abbinamenti più equilibrati da un punto di vista nutrizionale.
Complice il caldo estivo, abbiamo pensato di proporre delle varianti di “insalate”, intese come piatto unico:
La Fantasiosa:
• Insalata mista con sogino e misticanza di primo taglio
• Spinacini freschi
• Radicchio rosso
• Ravanelli
• Finocchiona IGP tagliata spessa
• Pecorino Toscano DOP
• Carote a listarelle
• Fragole
• Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP

La protagonista è sicuramente la finocchiona, ma andiamo a vedere e scoprire tutti gli ingredienti. La presenza dei grassi del pecorino e della finocchiona sono “stemperati” dalla presenza di vitamine e sali minerali di frutta e verdura: in particolare il songino è ricco di fibre, di inulina, una fibra particolarmente benefica per l’intestino, oltre a sali minerali e vitamine ma povero di calorie: sono infatti circa 20. Il contenuto di ferro e potassio è elevato, così come la concentrazione di carotenoidi, vitamina C, vitamina E e acido folico, mentre i grassi sono praticamente assenti. Contiene moltissimi antiossidanti, addirittura in quantità maggiori rispetto al mirtillo. Anche i ravanelli apportano solamente 11Kcal per 100 grammi: è un ortaggio ricchissimo di acqua, che lo costituisce per circa il 95,6% in peso, ma ha dalle elevate quantità di vitamine del gruppo B, di acido ascorbico (vitamina C) e di sali minerali che vengono assorbiti dal terreno durante la coltivazione quali ferro, fosforo, calcio e acido folico. I ravanelli conciliano il sonno e il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso. Per non parlare delle fragole, contengono una buona quantità di vitamine e sali minerali: ogni etto di frutto contiene infatti potassio, calcio e fosforo ed è un concentrato di vitamina C. Infatti ne contengono 54mg ogni 100g, più delle arance che ne contengono 50mg. La presenza della pectina, infine, che come una spugna assorbe glucidi e lipidi nell’intestino, ne fa l’alimento ideale per chi soffre di colesterolo alto. Questa insalata ottima e completa rappresenta un piatto unico ideale per stare in forma senza rinunciare al gusto.
L’estiva:
• Lattuga
• Mango
• Melone
• Olive
• Finocchiona IGP
• Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP

Insalata sfiziosa ed interessante dal punto di vista nutrizionale: troviamo il mango, frutto composto dall’80% di acqua contiene una discreta quantità di fibre, potassio, calcio, fosforo, magnesio e zinco. Spiccano tra le vitamine, quelle del gruppo B, la vitamina A, la E ma soprattutto la vitamina C. Infatti, 100 grammi di mango forniscono il 60% del fabbisogno giornaliero di vitamina C, la quale protegge dai danni dell’invecchiamento ed aiuta l’assorbimento del ferro. Altro frutto importante è il melone, rinfrescante, drenante e dissetante. Oltre alle vitamine contenute nel mango, il melone contribuisce con la niacina, una sostanza fortemente antiossidante. Il colore arancione ci richiama la presenza del betacarotene che stimola il corpo a produrre melanina. La sapidità e la parte grassa quindi della finocchiona viene bilanciata dalla presenza alta di vitamine antiossidanti e molecole drenanti che ci permettono di gustare questa insalata senza problemi. Inoltre l’alta quantità di acqua della frutta e della verdura compensa la disidratazione che potrebbe essere causata dal sale del salume.
E’ possibile trovare altre ricette a base di Finocchiona IGP alla pagina del sito internet http://www.finocchionaigp.it/ricette-e-piatti/

Dalla Finocchiona IGP al miele: come la sinergia tra diverse realtà crea un circuito virtuoso di produzione nel settore agroalimentare toscano

La Finocchiona Igp è un’eccellenza esclusiva della regione Toscana dalle radici antiche che grazie alla sua unicità e alla creazione nel 2015 del Consorzio di tutela della Finocchiona Igp, del quale fanno parte al presente 42 aziende, sta aumentando in maniera esponenziale il numero di estimatori sia nel mercato italiano sia in quello internazionale.

Nata nel medioevo, il suo nome deriva dal gusto particolare dato dall’uso del finocchietto selvatico che la natura forniva in abbondanza nei campi e nelle colline toscane. Nei secoli la ricetta è rimasta pressoché immutata e la sua fama si è diffusa ben oltre i confini nazionali grazie allo sforzo quotidiano che le aziende fanno per mantenere il livello di eccellenza della regina degli insaccati, prodotta con le migliori selezioni di carni suine di genealogia italiana.
La Finocchiona deve le sue caratteristiche al legame con l’ambiente toscano, con la storia, e con il fattore umano, che ha interagito nei secoli determinando la metodologia di preparazione. Il successo e la qualità di un prodotto agroalimentare sono sempre il frutto della passione che viene messa nella sua fattura e dalle sinergie tra le aziende produttrici, il territorio al quale appartengono e altre aziende fornitrici delle materie prime usate. “Nel nostro caso gli ingredienti fondamentali sono il seme ed il fiore del finocchietto, da cui deriva il nome del nostro salume. Questa pianta aromatica nei tempi antichi cresceva spontaneamente selvatica quasi ovunque in Toscana, ed ancora oggi la si può trovare.” racconta il Presidente del Consorzio Alessandro Iacomoni “Il quantitativo di Finocchiona Igp prodotto dalle aziende del Consorzio è sicuramente interessante (1milione 438mila chilogrammi certificati nel 2018) e recentemente abbiamo assistito all’aumento della richiesta di prodotto Biologico. La ricerca degli ingredienti in linea con questa richiesta di mercato ha spinto le aziende a trovare ingredienti di questo tipo: nel mio caso per il finocchietto biologico è nata la collaborazione con un’azienda agricola biologica locale che ha a una coltivazione di circa 25 ettari di questa pianta.”

“Un prodotto agroalimentare ad Identificazione Geografica Protetta ha uno stretto legame con il territorio ed il suo ecosistema, e gli agricoltori devono trovare un equilibrio con l’ambiente pensando al biologico come la via per preservare la natura e con essa la salute. I prodotti chimici usati nelle coltivazioni hanno già spezzato molti di questi equilibri, tra i quali un elemento molto importante di questo sistema che è l’ape, fondamentale per l’impollinazione e il mantenimento della biodiversità” aggiunge Giuseppe Genca, il coltivatore del finocchietto biologico “per cui quando quest’anno un apicoltore locale mi ha chiesto di ospitare una quarantina di arnie nel campo di finocchietto, è stato più che benvenuto. Questo inserimento darà non solo la possibilità di avere un miglior impollinamento delle piante di finocchietto, ma consentirà di tenere sotto controllo anche il territorio. Difatti le api sono importanti sentinelle per lo stato di salute della natura. Inoltre, grazie alle arnie installate, potremmo produrre del miele al finocchietto, che è una specialità nel settore dell’apicoltura.”

Il Presidente dell’Arpat (Ass. Reg.le Produttori Apistici Toscani), Duccio Pradella, racconta di una situazione preoccupante non solo per la produzione del miele ma per la stessa vita delle api toscane, che a causa di una primavera terribile, hanno rischiato di morire di fame. “L’inserimento delle arnie nei campi di finocchietto, che fiorisce in estate, fornisce alle api una fonte in più di sostentamento. Il numero delle api quest’anno si è drasticamente ridotto a causa del maltempo, peggiorando una situazione già preoccupante, non solo nella nostra regione ma in tutta Italia, a causa dell’inquinamento e dell’uso di pesticidi. La crisi non ricade solo sugli apicoltori ma è fondamentale nell’equilibrio dell’agricoltura, come si può comprendere da questi dati: un alveare ha circa 70.000 api e un’ape visita 700 fiori in media al giorno, per cui un alveare con 20.000 api bottinatrici, che volano alla velocita di massimo 29 km all’ora, visita 14 milioni di fiori al giorno e per produrre 1kg di miele devono essere percorsi circa 150.000 chilometri. Il raggio di raccolta di un’ape è di circa 3 km, ma se trova “cibo” più vicino rimane nella zona. Da qui nascono le produzioni dei mieli monoflora come ad esempio quelli di acacia, castagno, tiglio e molti altri ancora, e in un futuro molto prossimo anche di quello di finocchietto.
Possiamo dire che grazie alla Finocchiona Igp avremo la produzione di un “nuovo” miele monoflora, produzione che non sarà immediata ma sicuramente è una novità benvenuta tra la già ampia selezione di mieli che la nostra regione offre. In conclusione, l’attenzione dedicata al continuo miglioramento di un’eccellenza agroalimentare crea delle sinergie valide non solo commercialmente, ma contribuisce alla creazione di un circolo virtuoso, importante per l’ecosistema e, in ricaduta, anche per un settore agroalimentare regionale sano e di qualità.”