Finocchiona IGP: nel 2019 la crescita non si arresta

Il Consorzio della Finocchiona IGP, chiude anche il 2019 con dati positivi: una crescita costante nel mercato nazionale ed internazionale sia in termini di produzione e lavorazione che di fatturato.

Nel 2019 la produzione di Finocchiona IGP è aumentata del 3%, registrando un incremento del 2,67% del numero dei pezzi prodotti, pari a circa 760.000 unità in più immesse nel mercato. Sono stati infatti gli oltre 1milione e 940mila chilogrammi di impasto del 2019 a far segnare il record nei quantitativi annui prodotti fino ad oggi.

Da quando la Finocchiona ha ottenuto la certificazione, il 23 Aprile 2015, la sua crescita non ha mai subito una battuta d’arresto: i dati confermano infatti un aumento annuo costante e un trend positivo per l’insaccato toscano.

Cresce il prodotto intero certificato del 6,34% rispetto al 2018, e torna a crescere anche il prodotto affettato e confezionato in atmosfera modificata: le aziende affettatrici del Consorzio hanno lavorato oltre 245.000 Kg di Finocchiona IGP, pari a circa 2milioni 460mila vaschette, aumentando la produzione del 4,3%.

Ma l’aumento maggiore rispetto al 2018 è quello registrato dalla Finocchiona IGP confezionata sottovuoto, cresciuta del 15,61% con circa 527mila Kg confezionati, pari a oltre 415mila pezzi immessi sul mercato.

Il mercato principale per la Finocchiona IGP si conferma essere l’Italia con il 71,6% delle quote. Nel mercato dell’Unione Europea il dato si attesta al 26,8% in leggero ribasso rispetto all’anno precedente, con la Germania che ancora fa da padrona in UE registrando il 18,1% delle quote di mercato. Seguono poi i mercati di Svezia, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca. Il dato più interessante si registra però nei paesi extra UE, dove il consumo è cresciuto, portandosi al 1,6% del prodotto certificato ed immesso sul mercato, guidati da Canada, Giappone e Svizzera.

2019 2018 2017
Italia 71,6% 70,2% 65,9%
UE 26,8% 28,9% 32,8%
Extra-UE 1,6% 0,8% 1,4%

 

I numeri rimangono molto positivi anche tradotti in valore economico: si stimano per l’anno 2019 circa 11.4 milioni di euro alla produzione e 19.8 milioni di euro alla vendita.

La Finocchiona IGP, ai sensi del disciplinare, può essere prodotta solamente in Toscana: la provincia di Arezzo, con 578.800 Kg di insaccato lavorato, rappresenta il 37,8% della produzione certificata, aumentando del 10,3% i quantitativi immessi sul mercato rispetto al 2018, con una stima di circa 7,5 milioni di euro di vendite per le aziende del comparto salumeria; segue Siena con il 34% di produzione certificata e quasi 7 milioni di euro di stima di vendita, con la presenza nel suo territorio del maggior numero di aziende consociate. Sul terzo gradino del podio la provincia di Firenze, in leggera crescita rispetto al 2018 con il 20,5% della produzione certificata e stime di vendita di circa 4milioni di euro. Crescono anche le province di Grosseto, Pisa e Lucca.

Molto interessanti i dati registrati dal prodotto certificato biologico: i consumatori rivolgono un notevole interesse agli insaccati bio così come alcuni lungimiranti consorziati. La produzione con il regime biologico rappresenta il 3,56% della produzione con circa 51mila chilogrammi insaccati.

“I nostri consorziati scelgono costantemente di investire in qualità, quindi nella produzione certificata della Finocchiona IGP: i dati di chiusura del 2019 sono la riprova che tale impegno quotidiano ha portato al successo un prodotto tipico che racconta con il suo gusto la tradizione toscana. Inoltre i dati dal 2015 hanno registrato  una costante crescita positiva, segno evidente che la Finocchiona IGP trova ogni anno un numero maggiore di stimatori. Ringraziamo ognuna delle nostre aziende che, con il loro impegno, consentono a questa denominazione di farsi apprezzare nei mercati di tutto il mondo, diventando a tutti gli effetti ambasciatrici della toscanità” afferma Alessandro Iacomoni, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP. “Come Consorzio abbiamo affrontato ogni anno nuove sfide dal punto di vista della valorizzazione del prodotto, promuovendo la Finocchiona IGP e facendone conoscere le caratteristiche e qualità, sia in Italia che all’estero”.

 

Prosciutto Toscano DOP e Finocchiona IGP proseguono nella difesa dei propri marchi grazie al nuovo portale che tutela e salvaguardia DOP e IGP

MiPAAF, ICQRF e Consorzi di Tutela uniscono le forze contro le frodi alimentari.

 

Firenze, 19 febbraio 2019 – Il Consorzio del Prosciutto Toscano e il Consorzio di tutela della
Finocchiona IGP saranno, insieme agli altri consorzi italiani di tutela per le DOP e le IGP, parte attiva
del nuovo sistema di vigilanza del MiPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali) contro le frodi alimentari.
Grazie al nuovo portale, predisposto da ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e
repressione frodi dei prodotti) e già accessibile ai Consorzi di Tutela e agli enti controllori, saranno
inseriti direttamente on-line i dati che derivano dai controlli effettuati dai consorzi stessi sulla
distribuzione del prodotto, non solamente nei punti di vendita sul mercato tradizionale ma anche
nella distribuzione on-line, molto vulnerabile alle truffe. La condivisione delle informazioni e la
collaborazione tra Consorzi e ICQRF è centrale nella difesa e tutela delle denominazioni e dei
consumatori.
Lo scambio di comunicazioni e l’eventuale concordanza di problematiche forniranno un quadro
completo della situazione nazionale. La sinergia di questi attori faciliterà interventi più rapidi,
evitando sovrapposizioni e spreco di energie e di risorse. Un data base unico delle azioni e dei
risultati di tutti i consorzi sul territorio permetterà di monitorare costantemente le eventuali
infrazioni, individuare i passaggi più vulnerabili e consentire un’attenta analisi mettendo a fuoco i
principali fattori di rischio. Il commercio del falso procura oggi un danno di 110 euro per ogni
cittadino dell’Unione e soprattutto 467mila posti di lavoro non creati e oltre 10,5 miliardi di
fatturato potenziale.
Il giovamento non sarà solo economico, in quanto le truffe alimentari compromettono l’autenticità
del prodotto, ma comporterà anche un’ulteriore tutela al consumatore che potrà acquistare in
sicurezza.
I controlli che i Consorzi e le istituzioni preposte svolgono, nel merito delle denominazioni DOP o
IGP che rappresentano, sono lo strumento che più di ogni altro contribuisce a tutelare e dare
garanzia ai consumatori sull’autenticità di ciò che acquistano. I Consorzi, attraverso la figura
dell’agente vigilatore, effettueranno i controlli sul mercato fisico e on-line, verificando le eventuali
irregolarità e applicando la sanzione derivante. I controlli sulla produzione, e a monte di questa,
sono invece svolti dagli Organismi di Controllo, che operano e verificano la correttezza delle
operazioni nel mondo delle DOP e IGP, oltreché dall’ICQRF e dagli altri enti proposti. Questa sinergia
tra tutti gli incaricati alle verifiche è lo strumento che più di ogni altro tutela il consumatore oltreché
la denominazione.
Il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, effettuerà i controlli sul territorio regionale e nazionale,
grazie all’impegno dell’agente vigilatore e direttore del Consorzio, Francesco Seghi.
Il Prosciutto Toscano DOP, considerando l’estesa distribuzione sul mercato nazionale e
internazionale, da diversi anni si avvale della collaborazione di Massimo Malnerich, Agente
vigilatore del Consorzio del Cacciatore, in stretta collaborazione con l’agente vigilatore del Consorzio
e suo direttore, Emore Magni.
Il database, su cui i due Consorzi inseriranno i dati delle verifiche effettuate ed il loro esito, è
accessibile solo agli organi di controllo preposti. Ogni Consorzio, riconosciuto ufficialmente dal
Ministero a svolgere le funzioni ai sensi dell’art.14 comma 15 della Legge n.526 del 21 Dicembre, ha
l’obbligo di inserire i dati delle verifiche svolte.
Il portale, sarà il recipiente di migliaia di dati provenienti da tutti i settori di produzione dei prodotti
a regime di qualità DOP e IGP, espressione dei territori che hanno reso e contribuiscono a rendere
famoso il Made in Italy in tutto il Mondo, e rappresenterà un mezzo di vitale importanza nella tutela
e salvaguardia delle DOP e delle IGP.

La Finocchiona IGP in gara con il “Miglior allievo della Toscana”

Gli chef di domani in sfida per rappresentare la toscana nei campionati della cucina italiana con preparazioni a base di Finocchiona IGP ed altre eccellenze del territorio

Lunedì 27 gennaio, presso l’Istituto Professionale Alberghiero Aurelio Saffi di Firenze si terrà la finale regionale del concorso “Miglior allievo della Toscana”, che vedrà coinvolti i migliori alunni selezionati negli istituti alberghieri toscani. L’Unione Regionale dei Cuochi Toscani ha sempre dedicato attenzione ed investito nel mondo dei giovani

La Finocchiona IGP, che nella gastronomia toscana spicca per sapore, aroma e unicità, da salume protagonista di taglieri si presta ad essere ingrediente unico capace di esaltare tanti piatti, dall’antipasto al dessert.

Per questo insieme ad altre eccellenze italiane, sarà fra le materie prime messe a disposizione del concorso “Miglior allievo della Toscana”, la sfida rivolta agli allievi degli Istituti Alberghieri toscani per scegliere chi rappresenterà la Toscana nei prossimi Campionati della Cucina Italiana che si terranno a Rimini dal 15 al 18 febbraio 2020.

Alla selezione finale sarà presente il Presidente Regionale dei Cuochi Toscani Roberto Lodovichi e il coordinatore del progetto legato alle scuole Shady Hasbun: chef, docente e noto volto televisivo, con cui il consorzio collabora ormai da tempo apprezzandone il talento comunicativo ma soprattutto la passione e professionalità.

La Finocchiona IGP, che nella gastronomia toscana spicca per sapore, aroma e unicità, da salume protagonista di taglieri si presta ad essere ingrediente unico capace di esaltare tanti piatti, dall’antipasto al dessert.

“Gli appuntamenti con l’Unione Regionale dei Cuochi Toscani e con la didattica sono per noi motivo di orgoglio – afferma Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – siamo lieti di poter dare il nostro contributo ad attività che pongono al centro i giovani e il territorio. Il nostro è un Consorzio giovane che sin da subito si è attivato per interagire con le altre eccellenze con un occhio al futuro: siamo certi che investire nella professionalità degli chef di domani, sia la chiave giusta per far comprendere ancora di più la qualità dei nostri prodotti” Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP

Finocchiona IGP in festa: l’ingrediente speciale per esaltare le ricette del pranzo di Natale

Il pranzo di Natale è ritenuto in tutto il mondo il pranzo per eccellenza dedicato alla famiglia, allo stare insieme e agli affetti, oltre che al buon cibo. Un pranzo di Natale deve in qualche modo rispettare la tradizione, e anche se ogni regione d’Italia ha le proprie consuetudini, tutti concordiamo sul fatto che debba essere ricco, abbondante, di ottima qualità ed elegante. Quello che ci vuole, oltre alla fantasia e alla pazienza, sono ricette gustose e di effetto, che siano esse tradizionali o rivisitazioni di grandi classici, e che prevedano l’utilizzo di ingredienti nobili in grado di arricchire con gusto deciso ogni portata e stupire i commensali grazie alla loro originalità.

La Finocchiona IGP, che nella gastronomia toscana spicca per sapore, aroma e unicità, da salume protagonista di taglieri si presta ad essere ingrediente unico capace di esaltare tanti piatti, dall’antipasto al dessert. La Finocchiona IGP è ideale per arricchire ogni portata con il suo sapore intenso, che ben si coniuga con tanti altri protagonisti legati alle migliori tradizioni gastronomiche.

Per il pranzo di Natale il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP propone tre ricette originali e sfiziose realizzate dagli chef dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, piatti unici pensati per esaltare al meglio la Finocchiona IGP e il valore aggiunto che il suo gusto può portare alla tavola natalizia.

Per chi vuole stupire con un antipasto ricercato e raffinato, che coniuga sapori importanti alla semplicità della preparazione, il Consorzio consiglia “Flan di Finocchiona IGP e patate con crema di pecorino”, ricetta firmata dallo chef Manuel Boccuzzi.

Per la preparazione del tortino unite 150 g di panna fresca, 100g Finocchiona IGP, 100g patate lesse, 2 uova e sale quanto basta. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo da versare nei pirottini in alluminio imburrati in precedenza e poi infornare in una teglia con 2 dita di acqua per 23 minuti a 160°C.
Fate raffreddare in frigorifero. Per la crema sciogliete il burro in un pentolino a fiamma bassa, aggiungete poi la farina setacciata e mescolate con una frusta per evitare la formazione di grumi. Continuando a mescolare aggiungete il latte poco alla volta e cuocete per 3-4 minuti, aggiustando di sale e pepe. Fuori dal fuoco aggiungete e sciogliete il pecorino grattugiato. Infine riscaldate il tortino in forno per 7 minuti a 180°C e dopo averlo sformato sul piatto versate una cucchiaiata di crema tiepida.  http://www.finocchionaigp.it/ricetta/flan-di-finocchiona-igp-e-patate-con-crema-di-pecorino/

Per un primo piatto che unisca la tradizione del natale ad un’idea originale e gustosa, il Consorzio propone “Cappelletti di castagne con Finocchiona IGP e Pecorino Toscano DOP con besciamella al Chianti Classico, arancia e finocchietto”, ricetta firmata da Cristian Civale.

Per la preparazione iniziate dal ripieno fondendo il pecorino nella panna. Levate il composto dal fuoco e aggiungete la Finocchiona IGP a cubetti, frullate il tutto e lasciate raffreddare e riposare. Nel frattempo fate sciogliere il burro per la bechamel e poi aggiungete la farina setacciata e mescolate. Continuate a mescolare aggiungendo il latte scaldato, fino ad ottenere una crema, condite a piacimento e fate freddare. Nel frattempo fate ridurre in un pentolino il vino e poi aggiungetelo da freddo alla bechamel. Infine impastate i cappelletti preparando la sfoglia di castagne e riempiendola col ripieno di Finocchiona IGP e pecorino. Cuocete la pasta e impiattate su uno specchio di bechamel i cappelletti guarniti con delle bucce d’arancia caramellate, del finocchietto fresco ed un filo d’olio extravergine d’oliva.     http://www.finocchionaigp.it/ricetta/cappelletti-di-castagne-con-finocchiona-igp-e-pecorino-toscano-dop-con-besciamella-al-chianti-classico-arancia-e-finocchietto/

Se invece vuoi proporre ai tuoi commensali un secondo piatto dal sapore insolito e originale, capace di unire gusti particolari con creatività dando colore alla portata, il Consorzio consiglia la ricetta “Petto d’anatra con farcia di Finocchiona IGP, carciofi arrosto e chutney di mango”, ricetta firmata da Antonella Celio.

Per la preparazione tagliate a cubetti un mango e lasciatelo in una ciotola con lo zucchero per due ore, dopodiché aggiungete l’aceto di mele e passate il tutto in un pentolino. Fate ritirare il liquido e mettete da parte. Nel frattempo, pulite i carciofi, tagliateli a metà, conditeli a piacimento e metteteli a cuocere in forno. Frullate, poi, la fesa di tacchino con la Finocchiona IGP, l’albume, sale e pepe fino a ottenere una farcia che metterete in un sacchetto da pasticcere. Per preparare i petti d’anatra, fate una tasca con un coltello affilato facendo attenzione a non forare il petto e riempiteli con la farcia. Salate e pepate i petti, insaporendo con qualche foglia di salvia e due bacche di ginepro e cuocete in forno. Prima di servire, rosolate i petti e i carciofi in padella con olio extravergine di oliva ben caldo prima sulla pelle e poi dall’altro lato, togliete i petti e sfumate con poco vino ottenendo una salsa per inumidire la carne. Servite i petti scaloppati con la salsa di cottura, un cucchiaio di Chutney di Mango e i carciofi arrosto.   http://www.finocchionaigp.it/ricetta/petto-danatra-con-farcia-di-finocchiona-igp-carciofi-arrosto-e-chutney-di-mango/

Ora tocca a voi. A noi non resta che augurarvi buon Natale e buon appetito!

Grand Tour della Finocchiona IGP

La Regina dei salumi toscani in scena al Castello di Novara per la prima sfida ai fornelli a colpi di DOP e IGP toscane e piemontesi.

Nella splendida cornice del Castello di Novara si è conclusa la prima tappa del “Grand Tour della Finocchiona IGP”.

Lo Chef Shady, di Arezzo e membro della URCT (Unione Regionale Cuochi Toscani), che difenderà i colori della Toscana per tutto il Gran Tour, si è misurato con il collega piemontese, lo Chef Gianpiero Cravero di Novara in una sfida a colpi di ricette. In questa occasione gli chef avevano a disposizione per preparare i loro piatti oltre alla Finocchiona IGP e il Gorgonzola DOP, altre eccellenze piemontesi come Taleggio DOP, Nocciola Piemonte IGP, Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, oltre ai prodotti toscani quali Olio Toscano IGP, Pane Toscano DOP e Vernaccia di San Gimignano DOCG.

Le 4 ricette realizzate dagli chef in gara sono state apprezzate e applaudite dal pubblico presente tanto che la conclusione dell’incontro ha dato vita ad altre due preparazioni inattese. Al termine della gara i cuochi hanno coinvolto tutto il pubblico, dai giornalisti alle autorità, in una combinazione insolita degli ingredienti: cubetti di taleggio e gorgonzola intinti in cioccolato fondente o bianco e ricoperti da granella di Finocchiona IGP croccante o di Nocciola Piemonte IGP a seconda dei gusti. Durante l’evento anche il Sindaco di Novara ha contribuito alla realizzazione di alcuni dei piatti presentati, a conferma di una partecipazione attiva e divertita dei presenti.

“Il cooking show a base di prodotti favolosi ha unito la Toscana con il Piemonte. Finocchiona IGP, Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP, Pane Toscano DOP, Nocciole Piemonte IGP, Gorgonzola DOP, Taleggio DOP e Vernaccia di San Gimignano DOCG sono stati combinati insieme nella realizzazione di quattro piatti ideati da me e dallo chef Cravero: uno show che ha coinvolto e fatto applaudire tutto il pubblico presente” – commenta Chef Shady

Chef Gianpiero Cravero di Novara “Con molto piacere ho rappresentato il Piemonte in questo gioco contest, dove i consorzi toscani e i consorzi piemontesi si sono uniti creando un bellissimo evento. In primo luogo un grazie al collega e amico Shady con il quale ho realizzato 4 ricette incrociando i prodotti del territorio. Un rigiramento particolare anche al Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP e al Consorzio del Gorgonzola DOP che hanno reso possibile questa giornata”.

Onorevole Marzio Liuni, membro della camera dei deputati e membro della commissione agricoltura “Siamo a Novara per questo bellissimo incontro ideato dal Consorzio Finocchiona IGP in collaborazione con il Gorgonzola DOP ed altre eccellenze del territorio. Oggi queste valenze si incontrano e fanno la cosa più bella, si fondono in cucina: bisogna saper spiegare al consumatore come impiegare al meglio le nostre DOP e IGP nelle preparazioni. Il successo del prodotto italiano all’estero consiste anche nell’insegnare come mangiarlo all’italiana”.

Alessandro Canelli, Sindaco di Novara “Il Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP ha scelto il Castello di Novara per dare inizio al suo tour, scelta molto gradita anche perché l’evento si è tenuto in collaborazione con il Consorzio Gorgonzola DOP, consorzio molto importante per la valorizzazione dell’enogastronomia del nostro territorio. Il castello di Novara si presta molto bene a questi eventi, infatti ci sono stati già diversi incontri e diverse fiere su prodotti enologici e sui prodotti tipici del nostro territorio”.

Francesco Seghi, Direttore Consorzio Di Tutela Della Finocchiona IGP “Come Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP abbiamo voluto questo tour per creare sinergia con gli altri consorzi. Ringraziamo tutte le denominazioni che hanno partecipato per la loro preziosa collaborazione. La prima tappa qua a Novara è in collaborazione con i consorzi piemontesi e segna l’inizio di questo Gran Tour della Finocchiona che vuole abbinare il nostro salume a tutte le DOP e IGP regionali. Un evento che traduce questa sinergia in combinazioni originali proposte dagli chef in gara e assaggiate dai presenti. Un messaggio di unione e condivisione delle qualità di tutte le DOP e IGP accomunate dal saper fare e dal voler tramandare l’eccellenza”.

Stefano Fontana, Direttore Gorgonzola Dop “Abbiamo aderito a questa iniziativa proposta dal Consorzio della Finocchiona IGP, un tour itinerante a livello nazionale. Questo è sicuramente il format migliore per presentare i prodotti al consumatore perché permette di esaltarne gli aspetti migliori durante la preparazione dei piatti”.

Si ringraziano i Consorzi delle denominazioni: Gorgonzola DOP, Taleggio DOP, Nocciola Piemonte IGP, Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, Olio Toscano IGP, Pane Toscano DOP e Vernaccia di San Gimignano DOCG. Un sentito ringraziamento al Comune di Novara ed alla Fondazione Castello.

Gnocco di Pane Toscano DOP alla Finocchiona IGP, con salsa di Gorgonzola DOP e granella di Nocciole Piemonte IGP

Ricetta di Shady Hasbun

Ingredienti per 4 persone

Per lo gnocco:

500g di mollica di Pane Toscano DOP raffermo

500ml di acqua o di altro liquido

1 uovo

1 cipolla bianca

160g di Finocchiona IGP a cubetti

Olio Toscano IGP q.b.

100g di farina di grano tenero “0”

30g di prezzemolo tritato finemente

Sale

1g di pepe

Per il condimento:

200g di Gorgonzola DOP (piccante o dolce)

50ml di latte

100ml di panna fresca

50g di granella di Nocciole Piemonte IGP

Preparazione

Per lo gnocco:

Tagliare il Pane Toscano DOP a pezzi e ammollarlo nell’acqua. Nel frattempo, tagliare la cipolla a cubetti e stufarla con poco Olio Toscano IGP. Togliere la cipolla e rosolare i cubetti di Finocchiona IGP. Sbriciolare il pane e scolare il liquido in eccesso, aggiungere l’uovo, la cipolla stufata e la finocchiona IGP rosolata. Condire con poco sale, pepe e prezzemolo. Impastare fino ad ottenere un composto ben amalgamato e sodo. Se fosse necessario aggiungere farina. Lasciare riposare l’impasto qualche minuto e poi, con le mani leggermente bagnate, formare delle polpette di Pane Toscano DOP e Finocchiona IGP, grosse come una noce. Cuocere in abbondante acqua bollente salata per qualche minuto.

Per il condimento:

Scaldare il latte e aggiungere il Gorgonzola DOP a pezzi, scioglierlo e versare la panna. Per ottenere una salsa più omogenea frullare con il frullatore ad immersione.

Unire gli gnocchi con la Finocchiona IGP alla salsa di Gorgonzola DOP in una padella e servire caldi con la granella di Nocciole Piemonte IGP tostate. Decorare con qualche cubetto di Finocchiona IGP.

 

Cappuccino di pappa al pomodoro con dadolata di Finocchiona IGP e crema di Taleggio DOP

Ricetta di Shady Hasbun

Ingredienti per 4 persone:

300g Pane Toscano DOP raffermo

400g di pomodoro (salsa, pelati, polpa, …)

2 spicchi di aglione della Val di Chiana

400ml di brodo vegetale

Olio Toscano IGP

200g di Finocchiona IGP

150g di Taleggio DOP

1g di semi di finocchio in polvere

Sale q.b.

 

Preparazione

In una pentola rosolare l’aglione con l’Olio Toscano IGP, quindi unire il pomodoro. Aggiungere poco sale e la polvere di semi di finocchio. Dopo alcuni minuti, aggiungere il brodo e quando inizia a bollire aggiungere il Pane Toscano DOP tagliato a fettine sottili. Cuocere per altri 10 minuti, girando spesso, poi spengere il fuoco e lasciare riposare. Nel frattempo, tagliare la Finocchiona IGP a piccoli cubetti e il Taleggio DOP a pezzi. Frullare il Taleggio DOP per ottenere una crema densa e metterla in una sac a poche. Aggiungere la Finocchiona IGP alla pappa al pomodoro e rimestare per sfare completamente il pane Toscano DOP. Riempire una tazza da cappuccino a tre quarti con la pappa calda o tiepida. Guarnire la superficie con la crema di Taleggio DOP e decorare la superficie con un filo d’olio e una spolverata di polvere di Finocchiona IGP.

Ricetta di Gianpiero Cravero
Riso Carnaroli di Baraggia DOP alla Vernaccia di San Gimignano DOCG, chips di Pane Toscano DOP e Finocchiona IGP, pallina di Gorgonzola DOP e gelé alla barba di finocchio

Ingredienti per 4 persone:

350 gr riso Carnaroli di Baraggia DOP
1 cipolla tritata fine
1 bottiglia di Vernaccia di San Gimignano DOCG
1/2 litro di brodo vegetale
8 fette molto sottili di Pane Toscano DOP
8 fette di Finocchiona IGP
100 gr. di burro
100 gr. di Grana Padano DOP
200 gr. Gorgonzola DOP dolce
1 mela Cotogna
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaio di zucchero
1 manciata di barba di finocchio

Procedimento per le chips di Pane Toscano DOP e Finocchiona IGP.
Appoggiare su un teglia le fette di Pane Toscano DOP, coprirle con le fette di Finocchiona IGP, una spolverata di Grana Padano DOP e passarle in forno per 10 minuti.

Procedimento per la gelé alla barba di finocchio.

Mettere in un pentolino la mela tagliata a pezzetti, lo zucchero, l’aceto e la barba del finocchio. Cuocere a fuoco lento per un’ora e scolare recuperando solo lo parte liquida. Rimetterla sul fuoco e ridurre fino alla densità di uno sciroppo, lasciar raffreddare, aggiungere altri ciuffi di finocchio e frullare il tutto per ottenere una gelatina verde chiaro.

Procedimento per il risotto.

Tostare il Riso di Baraggia DOP in una pentola con poco burro e la cipolla tritata. Sfumare con una buona dose di la Vernaccia di San Gimignano DOCG e iniziare la cottura. Quando il vino sarà completamente evaporato terminare la cottura con il brodo vegetale.

Mantecare con il restante burro ed il Grana Padano DOP. Impiattare il risotto, posizionare al centro una pallina di Gorgonzola DOP dolce (ottenuta con lo spallinatore del gelato) decorare con le chips di Finocchiona IGP e alcune gocce di gelè alla barba di finocchio.

 

Scaloppa farcita con Finocchiona IGP e Gorgonzola DOP, panata con Riso di Baraggia DOP soffiato allo zafferano, granella Nocciola Piemonte IGP e grissini

Ricetta di Gianpiero Cravero

Ingredienti per 4 persone:

4 fette di lonza di maiale spesse 1.5 cm

8 fette di Finocchiona IGP

200 gr Gorgonzola DOP

10 grissini sbriciolati

100 gr nocciole Piemonte IGP tritate grossolanamente

2 uova intere

50 gr di farina.

Burro chiarificato per la cottura

Procedimento per il riso soffiato.

Lessare il riso in acqua e zafferano, scolarlo bene. Mettere in placca e seccare per una notte in forno a 85 C°. Friggerlo, poco alla volta, in olio molto caldo per alcuni secondi.

Procedimento per le scaloppine.

Incidere le scaloppe su un lato in modo da creare una tasca. Mettere una fettina di Gorgonzola DOP tra due di Finocchiona IGP e farcire cosi la tasca creata nella carne. Chiuderle bene, passarle prima nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nel composto di grissini, riso soffiato e Nocciole Piemonte IGP tritate. La procedura è identica a quella per la preparazione della cotoletta panata alla milanese. Friggere le scaloppe nel burro chiarificato per alcuni minuti a fuoco moderato. Lasciare riposare qualche minuto prima di servire.