Alessandro Iacomoni, classe 1977, alla guida del Consorzio Finocchiona IGP

Alessandro Iacomoni, classe 1977, è il nuovo presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP. Ad eleggerlo è stato il Consiglio di amministrazione del Consorzio, che si è riunito nei giorni scorsi e ha sancito il passaggio di testimone della compagine uscente. Con Iacomoni faranno parte del nuovo organo Fabio Viani, nel ruolo di vicepresidente, e cinque consiglieri: Grazia Gelli, Antonella Gerini, Cristiano Ludovici, Antonio Morbidi e Marco Pisoni.

Il nuovo presidente. Alessandro Iacomoni è fra i presidenti più giovani alla guida dei Consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP italiani e si prepara a guidare il Consorzio di tutela della Finocchiona IGP per i prossimi tre anni. L’obiettivo primario sarà quello di promuovere e consolidare un prodotto con trend in forte crescita sui mercati nazionali e internazionali, nonostante il recente riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta ricevuto nell’aprile 2015.

“Ringrazio tutti i membri del Consiglio di amministrazione per la fiducia – afferma Alessandro Iacomoni, neo presidente del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP – e, insieme ai consiglieri, lavoreremo per portare avanti e incrementare il lavoro promosso finora dal Consorzio per far crescere la conoscenza e la notorietà della Finocchiona IGP, del marchio di qualità per produttori e consumatori e del suo legame con la Toscana, terra di eccellenze enogastronomiche”.

“Un sentito ringraziamento – aggiunge Iacomoni – lo rivolgo al Consiglio di amministrazione uscente guidato da Fabio Viani, che ha portato avanti l’iter per il riconoscimento della denominazione di tutela e indirizzato la promozione e la valorizzazione del prodotto fino a pochi giorni fa. A tutti loro va il merito dei risultati raggiunti finora, che saranno una base di partenza importante per il nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio”.

Anche la Finocchiona IGP dà il Benvenuto al Brunello di Montalcino

Firenze. Il binomio tra Finocchiona IGP e grandi vini è un classico dell’enogastronomia toscana. Un sodalizio che si rinnova in occasione di “Benvenuto Brunello”, l’anteprima del “Re del Sangiovese” in programma da venerdì 17 a lunedì 20 febbraio a Montalcino, nel Complesso di Sant’Agostino, nuova sede del Consorzio del vino Brunello. Tutti gli appassionati di Finocchiona IGP potranno apprezzare lo storico salume toscano abbinandolo con il Brunello di Montalcino 2012, la Riserva 2011, il Rosso di Montalcino 2015, il Moscadello, il Sant’Antimo e molti altri vini.

“Dopo l’esperienza dello scorso anno – sottolinea Francesco Seghi, direttore del Consorzio di tutela della Finocchiona IGP – torniamo con piacere a Montalcino. Essere al fianco del Brunello in un momento importante come l’anteprima è un piacere e anche un motivo di orgoglio, perché significa essere al fianco di tante eccellenze toscane”.

“A quasi due anni dal riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta – conclude Fabio Viani, Presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – siamo sempre più convinti che le produzioni di qualità debbano riuscire a fare squadra per farsi sempre più ambasciatori del made in Italy e del made in Tuscany nel mondo”.

Chianti Classico Collection: Finocchiona IGP fra i protagonisti

IMG_5677Chianti Classico e Finocchiona IGP. Uno degli abbinamenti più classici fra due eccellenze dell’enogastronomia toscana si conferma protagonista nella cornice della Stazione Leopolda di Firenze, sede anche quest’anno della “Chianti Classico Collection 2017”. L’appuntamento si svolge oggi, lunedì 13 e domani, martedì 14 febbraio con il coinvolgimento di centinaia di etichette e migliaia di bottiglie in degustazione, servite e introdotte dai produttori e da esperti sommelier.

La due giorni fiorentina è promossa dal Consorzio Vino Chianti Classico e, grazie alla sinergia avviata con altri consorzi di tutela di prodotti DOP e IGP toscani, offre anche quest’anno un’interessante occasione di promozione per altre produzioni di qualità ambasciatrici della Toscana nel mondo.

La Finocchiona IGP al Chianti Classico Collection con altre eccellenze toscane

Pecorino Toscano DOP e Finocchiona IGP tornano anche quest’anno protagonisti fra le eccellenze gastronomiche italiane che arricchiscono la “Chianti Classico Collection 2017”. L’appuntamento è in programma lunedì 13 e martedì 14 febbraio a Firenze, nella cornice della Stazione Leopolda, con la presenza di centinaia di etichette e migliaia di bottiglie in degustazione, servite e introdotte dai produttori e da esperti sommelier. La due giorni fiorentina, che aprirà le “Anteprime Toscane” dedicate al vino, è promossa dal Consorzio Vino Chianti Classico.

L’abbinamento intramontabile del Pecorino Toscano DOP e della Finocchiona IGP con il Chianti Classico consolida legami enogastronomici antichi, che affondano le loro radici nella storia e nelle tradizioni rurali della regione, e rafforza una sinergia maturata negli ultimi anni fra i diversi consorzi di tutela. A unirli è la volontà di valorizzare e promuovere produzioni DOP, IGP, DOC e DOCG che trovano valore aggiunto, a livello nazionale e internazionale, nella certificazione di qualità e nel legame con il territorio di produzione, rendendoli ambasciatori della Toscana nel mondo. Questa partecipazione non è un evento a se stante, ma si inquadra all’interno di un progetto più ampio e pluriennale per la realizzazione di in una serie di iniziative che vedranno sempre più i Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari toscano fare sistema, spesso e volentieri anche con il mondo del vino, come avviene in questo caso.

2016 da record per la Finocchiona IGP, con produzione a doppia cifra

Fabio Viani - presidente Consorzio tutela Finocchiona IGPLa Finocchiona IGP ingrana la quinta e si regala un 2016 da record. I dati sulla produzione dell’anno appena concluso sono infatti molto positivi. Sono oltre 1milione e 400mila i chili dello storico salume toscano insaccati, pari a più di 610mila “pezzi” e circa 1milione e 200mila vaschette di prodotto affettato confezionate. Il valore, calcolato sul prodotto certificato, è di quasi 7milioni e 800mila euro alla produzione e di oltre 13milioni e mezzo alla vendita.

L’IGP, una marcia in più per la Finocchiona. Dal momento del riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta nel maggio 2015 a oggi, si è registrata una crescita costante del salume toscano arrivando a quasi 2milioni e 200mila kg totali di prodotto insaccato, 965mila pezzi e oltre 1milione e 815mila vaschette. Il valore alla produzione supera i 12milioni di euro ed il valore alla vendita oltrepassa quota 20milioni. Per capire l’entità della crescita basta dire che le percentuali di produzione segnano un più 63 per cento tra il terzo e il quarto trimestre del 2016 e un più 58 per cento rispetto al quarto trimestre del 2015.

Finocchiona IGP webArezzo, Siena e Firenze le province al top della produzione. La provincia regina per quanto riguarda la produzione di Finocchiona IGP è Arezzo, con più di 416mila di chili prodotti per una stima di valore alla produzione di circa 3milioni e 120mila euro e alla vendita di 5milioni e 413mila euro. Siena segue a ruota con oltre 405mila kg insaccati, una stima di 3milioni di euro alla produzione e oltre 5milioni e 200mila euro alla vendita. Staccata, ma pur sempre sul podio, troviamo Firenze con quasi 133mila kg di Finocchiona IGP prodotti e una stima di valore pari a 995mila euro alla produzione e 1milioni e 726mila euro alla vendita.

Italia, ma non solo. La Finocchiona IGP va forte anche all’estero. L’83 per cento circa del mercato della Finocchiona IGP è in Italia, ma la fetta relativa all’export inizia ad assumere un valore sempre più significativo. Del 17 per cento di prodotto esportato, l’UE fa la parte del leone con il 16 per cento, mentre il “resto del mondo” si attesta poco al di sopra dell’1 per cento. Germania, Inghilterra e Svezia sono i primi tre Paesi nel consumo di Finocchiona IGP rispettivamente con il 10,7, il 3 e l’1 per cento. Forte apprezzamento anche in Danimarca, Belgio e Francia, ma sono da segnalare nella “top ten” dei consumatori di Finocchiona tre stati extra UE: la Nuova Zelanda, al sesto posto, la Norvegia all’ottavo e il Giappone, al decimo, senza dimenticare il Canada che segue a breve distanza.

direttore e presidente del Consorzio tutela Finocchiona IGP“I dati – sottolinea Fabio Viani, presidente del Consorzio – sono molto positivi, segno anche di un assestamento del prodotto su tutti i canali distributivi, dalla grande distribuzione fino alle botteghe e le gastronomie. Il traguardo della certificazione non è stato un fuoco di paglia, bensì il risultato di un lungo lavoro, e per questi dati positivi dobbiamo ringraziare le aziende che fanno parte del Consorzio che ogni giorno scelgono di investire nella qualità della Finocchiona IGP. Il Consorzio sta portando avanti il suo lavoro incentrato sulla comunicazione e promozione, rimanendo sempre attento alle questioni riguardanti la tutela del prodotto sul mercato”.

“Quanto seminato lo scorso anno – afferma Francesco Seghi, direttore del Consorzio – sta dando i suoi frutti. I risultati 2016 sono interessanti anche perché segnano un incremento costante, come dimostrano i dati su base trimestrale e semestrale. Se sul mercato nazionale la Finocchiona IGP si consolida e si afferma aumentando la sua presenza e di conseguenza i consumi, l’estero rappresenta ancora una stimolante scommessa e dimostra di apprezzare il prodotto. I numeri a disposizione ci dicono che il prodotto va forte nel centro e nel Nord Europa, ma sono molte le realtà che offrono interessanti prospettive di crescita anche fuori dall’ Unione Europea. C’è molto da lavorare in termini di promozione, comunicazione e tutela, e se lo faremo con l’entusiasmo e la passione dimostrata fino ad oggi i risultati continueranno ad arrivare: contiamo infatti di confermare il trend positivo degli ultimi mesi, e l’obiettivo è un ulteriore +6,5 per cento su base annua che consentirebbe di superare la quota del milione e mezzo di chilogrammi insaccati nel solo 2017”.